NORD IRLANDA

Belfast. L’altra grande città dell’Irlanda, così diversa da Dublino da sembrare a volte il suo opposto. Ci troviamo in IRLANDA DEL NORD; Belfast e’ un porto e una città industriale che ha dovuto trovare nuove strade per stare al passo coi tempi velocissimi dell’ultimo secolo. Una città con un’identità locale molto forte, complicata, piena di contraddizioni e di modi antitetici di vedere le stesse cose, segnata dalla sua travagliata storia politica. A  Belfast ci sono luoghi che lasciano qualcosa dentro che è più di un semplice ricordo, ma una vera e propria emozione. E’ una città particolare più che da visitare a mio parere sarebbe da vivere, da assaporare  poco a poco. Dalla tregua del 1997 e l’Accordo del Venerdì Santo, Belfast sta recuperando il tempo perduto; è diventata una città vibrante, amichevole ed eccitante che aspetta solo di essere scoperta.

Scorci di Belfast

1° GIORNO – 1 Novembre 2017

Sveglia alle 4 del mattino per il nostro volo Bari – Milano – Milano – Belfast. Partiamo alle 6:30 e arriviamo a destinazione alle 12 circa ora locale. (siamo un’ora indietro rispetto all’Italia). Prendiamo un taxi che ci porta direttamente in hotel, lasciamo i bagagli e siamo pronti a scoprire le meraviglie di questa città.

Siamo nell’elegante  zona universitaria delimitata dal Golden Mile, un chilometro di pub e locali tra cui perdersi. Qui sorge il Queen’s University, l’università più prestigiosa dell’Irlanda del Nord, fondata dalla regina Vittoria nel 1849, il cui emblema è lo splendido Lanyion Building di mattoni rossi in stile neo Tudor. Pieno centro città. Posizione comoda per spostarsi a piedi ovunque.

Queen’s University

Raggiungiamo  il centro città  in circa 15 minuti a piedi. E’ pieno di  imponenti palazzi monumentali governativi di matrice imperiale, negozi alla moda delle grandi marche britanniche e  internazionali. La prima impressione è già positiva. Siamo affamati e ci perdiamo nelle stradine del centro per cercare un posto carino dove mangiare subito qualcosina.

Centro della città

Rifocillati riprendiamo il nostro giro e, nonostante il freddo, niente fermerà la nostra visita. Abbiamo deciso di girare la città per conto nostro il primo giorno perchè un po’ ci piace perderci e ritrovarci nelle strade sconosciute e scoprire per caso le chicche del paese.

Stanchi torniamo in hotel, ci riposiamo un po’ e poi usciamo per cena.

2° GIORNO – 2 Novembre 2017

Dall’Italia abbiamo prenotato il giro città con il bus hop on- hop off che ci ha permesso di avere una panoramica generale di questa cittadina. Partiamo da vicino il mastodontico City Hall, il Municipio quadrangolare vittoriano che rappresenta un comodo punto di riferimento per i turisti che girano in centro. Iconico simbolo dello skyline di Belfast, il municipio sfoggia la sua meravigliosa cupola color rame che domina il paesaggio circostante con il suo stile barocco e le scintillanti mura bianche.

City hall

Saliamo nel bus e ci posizioniamo comodi per ascoltare nella nostra lingua tutta la storia di questa meravigliosa cittadina. La prima tappa è L’Albert Memorial Clock ,una torre ad orologio situata a Queens Square che ricorda lontanamente il Big Ben londinese; monumento in pietra arenaria che pende notevolmente di circa 4 cm completato nel 1869 e fatto erigere dalla regina Vittoria in onore del defunto marito Alberto che è una delle attrazioni turistiche più famose della città.

Albert Memorial Clock

La seconda tappa è il Big Fish in ceramica che celebra il ritorno del salmone nel fiume risanato dall’ inquinamento. La scultura è lunga 10 mt e all’interno si trova una capsula del tempo che conserva informazioni, immagini e poesie sulla città.

Big Fish

Proseguiamo per il titanic ma decidiamo di non scendere dal bus perchè abbiamo la visita prenotata per il giorno seguente. Grazie alla guida in italiano iniziamo a capire realmente la storia di Belfast, e ci soffermiamo scendendo dal bus per visitare il famoso Parlamento, una mastodontica struttura con immensi giardini molto curati.

Parlamento

Dopo una mezz’oretta circa dedicata alla visita del Parlamento, risaliamo sul bus per proseguire il nostro giro turistico. Una volta lasciate le luci del centro, ci avventuriamo presto in un’area cupa e degradata: è la famigerata West Belfast teatro dei troubles, i quarantennali terribili scontri che hanno tristemente insanguinato la storia recente di questo paese. A testimonianza di quei tempi bui restano ancora i muri orlati di barriere metalliche, le cancellate a sbarre che dividono le strade, e soprattutto i coloratissimi ed appassionati murales che hanno sempre iconicamente rappresentato i simboli delle motivazioni della guerra civile tra lealisti e repubblicani, ai quali si aggiungono, oggi che la violenza è cessata e si è finalmente riaperto il dibattito politico, le tante pittoresche creazioni grafiche giovanili simili a quelle di altre città del mondo.

West Belfast -murales

La malinconia di Belfast si percepisce soprattutto qui, nel quartiere protestante ed in quello cattolico, teatri di un senso di appartenenza opposto l’uno all’ altro. Pezzi di città fisicamente vicini, ma storicamente e culturalmente agli antipodi.

Arriviamo a St. Anne Cathedral. È la cattedrale di Belfast, grande, molto commemorativa e ovviamente protestante; anche in questo caso decidiamo di scendere dal bus e perderci nelle tipiche stradine irlandesi piene di murales.

St. Anne Cathedral

Senza neanche accorgercene, sono già le 16 e la fame comincia a farsi sentire. una volta a Belfast, non puoi non fermarti al Crown Liquor Saloon in Great Victoria Street. Lo trovi segnalato su tutte le guide perché è veramente bellissimo, un pub vittoriano che ha mantenuto l’arredamento e lo stile del 1885, quando è stato aperto. Mosaici, soffitti stuccati, lampade a gas e separè di legno scolpito sono solo alcuni degli straordinari dettagli del pub.

 

Crown Liquor Saloon

Dopo pranzo, verso le 18:00, riprendiamo il nostro cammino e ci ritroviamo come per magia nel grande centro commerciale dove dedichiamo 30 minuti del nostro prezioso tempo per fare un po’ di shopping irlandese.

Torniamo in hotel, doccia e un po di riposo per poi uscire per l’ora di cena.

 

3° GIORNO – 3 Novembre 2017

Ci svegliamo con calma e dopo aver fatto colazione partiamo per la tanto attesa visita del Titanic.  La colossale nuova attrattiva che, allocata in un mastodontica struttura dalla vaga forma di una prua di nave è uno dei musei più belli e coinvolgenti che abbia mai visitato e costituisce una vera e propria esperienza, una full-immersion nella storia e nelle atmosfere del disastro navale più famoso di tutti i tempi. Ha una avveniristica forma a stella che ricorda da ogni lato quella della prua di una nave ed è completamente rivestito di alluminio. All’interno, nelle nove gallerie interattive si snoda la storia del Titanic, dal momento della progettazione fino al tragico naufragio e alla riscoperta del relitto nel 1985. Attraverso ricostruzioni accurate, immagini d’epoca, suoni, storie, ricostruzioni di ambienti, giri a bordo di piccole funivie interne e perfino odori, il visitatore ripercorre passo passo la storia di quella appassionante avventura. Trascorriamo qui più di tre ore.

Titanic Museum

Visitiamo anche la SS Nomadic, il tender del Titanic esposto in una darsena a pochi passi dal museo.

SS Nomadic

Il nostro itinerario prevede anche la visita del St. George Market di Belfast , un grande mercato coperto costruito a fine ‘800, una bella struttura vittoriana in ferro e vetro con centinaia di banchi che vendono di tutto, dallo street food all’ artigianato, fino al pesce freschissimo e all’ antiquariato. È aperto solo durante i weekend, venerdì, sabato e domenica e chiude alle 15.

 

St. George Market

Dopo pranzo proseguiamo verso Sandy Row, uno storico quartiere protestante dall’atmosfera decisamente caratteristica. È un mix di attitudine da working-class, orgoglio lealista e clima di sottile disagio. È dagli anni 70 che a Sandy Row succedono fatti di sangue legati alla causa protestante-lealista, l’ultima bomba è stata disinnescata senza conseguenze nel 2011. Ci sono murales molto belli che celebrano eroi locali, movimenti, battaglie di strada, e che trasmettono un forte orgoglio ma anche velata minaccia.

 

Sandy Row

4° GIORNO – 4 Novembre 2017

La nostra ennesima avventura in questa piccola e graziosa città a misura d’uomo è giunta al termine, e durante il tragitto in taxi che dall’ hotel ci porta in aeroporto per fare rientro in Italia, sto già pensando a quella che sarà la mia prossima meta…….arrivederci al prossimo viaggio :).

Questa città si è scrollata di dosso il suo passato fatto di attentati e bombe per reinventarsi come una delle città più vivaci e dinamiche della Gran Bretagna, di cui l’ Irlanda del Nord continua a far parte. Scoprire la storia di Belfast significa affrontare questioni politiche piuttosto complesse che ruotano intorno ai contrasti tra cattolici indipendentisti e protestanti lealisti, un argomento talmente ampio e complicato che ci ha affascinato tanto da farci venire voglia di approfondire la loro storia appena tornati in Italia.

 

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